sabato 24 novembre 2012

ARTICOLO DE "IL TALENTO"

La regina delle onde
Articolo a cura di Francesca Faiella
 
Una vita nello sport, quella di Giulia Ramoni, venticinquenne surfista di Ostia. L’amore per il mare, ereditato dai genitori, l’ha portata da bambina ad andare in barca e, successivamente, a provare il windsurf. Ed ora, con la sua tavola, lei e il mare…sona quasi una cosa sola, in un insieme di acrobazie, sensazioni e colori. 
E' cresciuta a pane e sport grazie ai suoi genitori che le hanno trasmesso una intensa passione per il mare: il papà, allenatore di vela e la mamma che partecipava a regate già “insieme” a lei nel pancione. Giulia Ramoni, 25 anni di Ostia è assistente bagnanti e istruttrice di nuoto e ginnastica funzionale.
Sono da sempre stata un'appassionata di sport tanto da laurearmi alla facoltà di Scienze Motorie del Foro Italico - spiega Giulia. Ho iniziato da bambina ad andare in barca, poi ho imparato a sfruttare le raffiche di vento per planare con il windsurf fino ad arrivare, circa sei anni fa, a conoscere lo sport che ha cambiato la mia vita: cavalcare le onde con la sola tavola da surf”.
Dalle parole di Giulia traspare un amore incondizionato per il mare che la travolge e la spinge ad avere un rapporto continuo con esso. “Dal primo momento che riesci a planare sull'onda con la tua sola tavola da surf -afferma - capisci che non ne puoi più fare a meno e così ti ritrovi piacevolmente condizionata da questa passione/necessità in tutte le scelte che fai: la mèta dei miei viaggi ad esempio dipende dalle possibilità che ho di surfare onde oceaniche (Canarie, Francia, Portogallo, Indonesia...). Persino la scelta del tema della mia tesi di laurea è stata inerente al Surf!
E così Giulia ha fatto del surf uno stile di vita, iniziando a gareggiare. Ha partecipato alle tappe del campionato italiano (Imperia, Forte dei Marmi, Sardegna e Roma) piazzandosi al terzo posto nella classifica finale femminile. “Quando sono in acqua, seduta sulla mia tavola da surf o non, come per magia la mia mente si libera da ogni preoccupazione che la vita di tutti i giorni ci impone... anche dopo dieci ore di lavoro e un gran mal di testa mi basta tuffarmi nel mare salato ed è come se rinascessi: le onde che ti cullano e il silenzio di quando si sta sott'acqua. Ci sono giorni in cui sono cosi provata dallo stress della vita terrestre che sento la necessità di correre verso il mare e anche il solo ammirare le sue onde, facendo disperdere i pensieri all'orizzonte, riesce a trasmettermi nello stesso tempo sia tranquillità che le energie per andare avanti”.
Un ricordo di viaggio pervade la mente di Giulia, un ricordo che rimarrà per sempre indelebile nella sua memoria. “Non dimenticherò mai il giorno in cui ho surfato nel mio primo tubo a Bali. Ricordo ancora quella sensazione indescrivibile del trovarsi avvolto in un tubo di acqua... quel silenzio... e quello sfiato d'aria nel momento in cui si esce, unito agli strilli di un australiano conosciuto in acqua che esprimeva tutto il suo entusiasmo per il mio tubo”. 





Le onde hanno creato in Giulia una sorta di dipendenza a tal punto che non appena gli capitano dei colori sotto mano.... non riesce a non dipingerne alcune. 

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