La regina
delle onde
Articolo a cura di Francesca Faiella
Una vita nello sport, quella di Giulia Ramoni,
venticinquenne surfista di Ostia. L’amore per il mare, ereditato dai
genitori, l’ha portata da bambina ad andare in barca e, successivamente,
a provare il windsurf. Ed ora, con la sua tavola, lei e il mare…sona
quasi una cosa sola, in un insieme di acrobazie, sensazioni e colori.
E' cresciuta a pane e sport grazie ai suoi genitori che le hanno
trasmesso una intensa passione per il mare: il papà, allenatore di vela
e la mamma che partecipava a regate già “insieme” a lei nel pancione.
Giulia Ramoni, 25 anni di Ostia è assistente bagnanti e istruttrice di
nuoto e ginnastica funzionale.
“Sono da sempre stata un'appassionata di sport
tanto da laurearmi alla facoltà di Scienze Motorie del Foro Italico
- spiega Giulia. Ho iniziato da bambina ad
andare in barca, poi ho imparato a sfruttare le raffiche di vento per
planare con il windsurf fino ad arrivare, circa sei anni fa, a conoscere
lo sport che ha cambiato la mia vita: cavalcare le onde con la sola
tavola da surf”.
Dalle parole di Giulia traspare un amore incondizionato per il mare che
la travolge e la spinge ad avere un rapporto continuo con esso. “Dal
primo momento che riesci a planare sull'onda con la tua sola tavola da
surf -afferma - capisci che non ne
puoi più fare a meno e così ti ritrovi piacevolmente condizionata da
questa passione/necessità in tutte le scelte che fai: la mèta dei miei
viaggi ad esempio dipende dalle possibilità che ho di surfare onde
oceaniche (Canarie, Francia, Portogallo, Indonesia...). Persino la
scelta del tema della mia tesi di laurea è stata inerente al Surf!”
E così Giulia ha fatto del surf uno stile di vita, iniziando a
gareggiare. Ha partecipato alle tappe del campionato italiano (Imperia,
Forte dei Marmi, Sardegna e Roma) piazzandosi al terzo posto nella
classifica finale femminile. “Quando sono in
acqua, seduta sulla mia tavola da surf o non, come per magia la mia
mente si libera da ogni preoccupazione che la vita di tutti i giorni ci
impone... anche dopo dieci ore di lavoro e un gran mal di testa mi basta
tuffarmi nel mare salato ed è come se rinascessi: le onde che ti cullano
e il silenzio di quando si sta sott'acqua. Ci sono giorni in cui sono
cosi provata dallo stress della vita terrestre che sento la necessità di
correre verso il mare e anche il solo ammirare le sue onde, facendo
disperdere i pensieri all'orizzonte, riesce a trasmettermi nello stesso
tempo sia tranquillità che le energie per andare avanti”.
Un ricordo di viaggio pervade la mente di Giulia, un ricordo che rimarrà
per sempre indelebile nella sua memoria. “Non
dimenticherò mai il giorno in cui ho surfato nel mio primo tubo a Bali.
Ricordo ancora quella sensazione indescrivibile del trovarsi avvolto in
un tubo di acqua... quel silenzio... e quello sfiato d'aria nel momento
in cui si esce, unito agli strilli di un australiano conosciuto in acqua
che esprimeva tutto il suo entusiasmo per il mio tubo”.
Le onde hanno creato in Giulia una sorta di dipendenza a tal punto che
non appena gli capitano dei colori sotto mano.... non riesce a non
dipingerne alcune.




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