domenica 25 novembre 2012

ARTICOLO DE "IL TALENTO"

Il motore di Sant'Aurea
articolo a cura di Francesca Faiella
Da sei anni Padre Giovanni Gisondi è il parroco della chiesa del borgo di Ostia Antica. Impegnato in tutte le attività parrocchiali e dotato di forte spirito artistico, racconta la suggestiva Via Crucis con la quale vengono riproposti gli ultimi giorni di Gesù fino alla crocifissione. Ad animarla i fedeli. Anche se una volta ad impersonare Simone di Cirene fu proprio il prelato…..
Parroco da sei anni della Chiesa di Sant’Aurea, capolavoro di Baccio Pontelli, Padre Giovanni Gisondi esprime tutta la sua gioia di operare in questa meravigliosa parrocchia, vero cuore del borgo rinascimentale di Ostia Antica. Padre agostiniano, Don Giovanni, nativo di Potenza, dopo essere stato per vent’anni parroco della Chiesa di Santa Rita di Latina, approda a Sant’Aurea. Impegni parrocchiali permettendo, Padre Giuseppe è amante dell’arte e si dedica nel poco tempo libero a disposizione, alla pittura e soprattutto alla scultura. 
Tra le tante manifestazioni che si svolgono al borgo di Ostia Antica, spicca la singolare Via Crucis vivente che da oltre 25 anni caratterizza la vita della comunità della borgata romana.
Come è articolata questa suggestiva Via Crucis?
“La funzione, che avviene il venerdì santo, si svolge all’interno del borgo di Ostia Antica ed è animata dalla gente del posto che partecipa volentieri e con grande interesse. Le fasi della funzione raffigurano nell’ordine: l’entrata di Gesù in Gerusalemme, il discorso della montagna, l’ultima cena, l’orto degli ulivi, la cattura di Gesù, Gesù davanti al Sinedrio e la condanna di Pilato. A questo punto la Via Crucis, con Gesù che porta la croce, si dirige verso il Parco dei Ravennati, dove avviene la Crocifissione su una piccola collinetta all’interno del parco. La manifestazione è molto suggestiva e le scene principali del “cammino della Croce” vengono sottolineate da un grosso occhio di bue che inquadra ed illumina i personaggi lasciando tutt’intorno il buio e creando così un’atmosfera davvero emozionante che mette in rilievo l’elemento scenografico del borgo”.
Come risponde la gente del posto?
“Con molta partecipazione e commozione entrando nella giusta atmosfera del Venerdì Santo. La Via Crucis del borgo è ormai elemento caratteristico della comunità al quale essi non sanno rinunciare”.
C’è un aneddoto particolarmente curioso legato alla funzione che ricorda con particolare interesse?
“Ricordo simpaticamente quella volta che è venuto a mancare il personaggio che avrebbe dovuto rappresentare il Cireneo. Mi sono dovuto prestare così alla sostituzione permettendo il giusto svolgimento della manifestazione”.



Uomo di fede, artista, ma anche personaggio molto simpatico, Padre Giovanni è vicino alla sua comunità e lo fa con determinazione e forte impegno coinvolgendo così i suoi fedeli nelle numerose attività della parrocchia.


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