Il motore di Sant'Aurea
articolo a cura di Francesca Faiella
Da
sei anni Padre Giovanni Gisondi è il parroco della chiesa del borgo di
Ostia Antica. Impegnato in tutte le attività parrocchiali e dotato di
forte spirito artistico, racconta la suggestiva Via Crucis con la quale
vengono riproposti gli ultimi giorni di Gesù fino alla crocifissione. Ad
animarla i fedeli. Anche se una volta ad impersonare Simone di Cirene
fu proprio il prelato…..
Parroco da sei anni della Chiesa di Sant’Aurea, capolavoro di Baccio Pontelli, Padre Giovanni Gisondi
esprime tutta la sua gioia di operare in questa meravigliosa
parrocchia, vero cuore del borgo rinascimentale di Ostia Antica. Padre
agostiniano, Don Giovanni, nativo di Potenza, dopo essere stato per
vent’anni parroco della Chiesa di Santa Rita di Latina, approda a
Sant’Aurea. Impegni parrocchiali permettendo, Padre Giuseppe è amante
dell’arte e si dedica nel poco tempo libero a disposizione, alla pittura
e soprattutto alla scultura.
Tra le tante manifestazioni che si svolgono al borgo di Ostia Antica, spicca la singolare Via Crucis vivente che da oltre 25 anni caratterizza la vita della comunità della borgata romana.
Come è articolata questa suggestiva Via Crucis?
“La
funzione, che avviene il venerdì santo, si svolge all’interno del borgo
di Ostia Antica ed è animata dalla gente del posto che partecipa
volentieri e con grande interesse. Le fasi della funzione raffigurano
nell’ordine: l’entrata di Gesù in Gerusalemme, il discorso della
montagna, l’ultima cena, l’orto degli ulivi, la cattura di Gesù, Gesù
davanti al Sinedrio e la condanna di Pilato. A questo punto la Via
Crucis, con Gesù che porta la croce, si dirige verso il Parco dei
Ravennati, dove avviene la Crocifissione su una piccola collinetta
all’interno del parco. La manifestazione è molto suggestiva e le scene
principali del “cammino della Croce” vengono sottolineate da un grosso
occhio di bue che inquadra ed illumina i personaggi lasciando
tutt’intorno il buio e creando così un’atmosfera davvero emozionante che
mette in rilievo l’elemento scenografico del borgo”.
Come risponde la gente del posto?
“Con
molta partecipazione e commozione entrando nella giusta atmosfera del
Venerdì Santo. La Via Crucis del borgo è ormai elemento caratteristico
della comunità al quale essi non sanno rinunciare”.
C’è un aneddoto particolarmente curioso legato alla funzione che ricorda con particolare interesse?
“Ricordo
simpaticamente quella volta che è venuto a mancare il personaggio che
avrebbe dovuto rappresentare il Cireneo. Mi sono dovuto prestare così
alla sostituzione permettendo il giusto svolgimento della
manifestazione”.
Uomo di fede, artista, ma anche personaggio molto simpatico, Padre Giovanni
è vicino alla sua comunità e lo fa con determinazione e forte impegno
coinvolgendo così i suoi fedeli nelle numerose attività della
parrocchia.

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