Il mondo in immagini
Articolo a cura di Francesca Faiella
Fotografia
e disegno sono le due grandi passioni di Agnieszka Furmanska, polacca
di nascita ma ad Ostia dal 1996. Mondi molto diversi, accomunati dal
“saper guardare” e dal miglioramento che deriva dall’esperienza. Da
qualche tempo anche un interesse per il lavoro grafico. Il grande aiuto
fornito dalla rete a colui che viene definito il bravo amatore.
Giovane,
bella, dal fascino slavo così come si addice a molte ragazze
provenienti dall'est Europa, Agnieszka “Agnese” Furmanska ha 22 anni ed è
nata in Polonia. Arrivata in Italia quando ne aveva sei, seguendo i
genitori emigrati in cerca di un lavoro migliore, ha iniziato a
frequentare le scuole qui, per arrivare attualmente all'università
RomaTre dove si cimenta con lo studio del cinese. Ma Agnese coltiva una
grande passione, quella della fotografia, alla quale si è avvicinata
improvvisamente quando frequentava il primo liceo.
“E' stato un campo nel quale sono entrata a piccoli passi, non mi ci sono immersa completamente subito - afferma Agnese. E'
a quell'età che avevo più coscienza dei viaggi che facevo ed ogni volta
che tornavo a casa, avevo sempre più fotografie memorizzate sulla prima
macchinetta compatta. Giocando proprio con quella, ho scoperto i vari
tipi di fotografia esistenti: paesaggio, macro, notturni, ritratti.
Dunque scattavo e caricavo le mie foto su siti in cui esse possono
essere giudicate, commentate e criticate. La navigazione su questi siti
e' diventata ormai un'abitudine alla quale non posso sfuggire”. Agnese
si cimenta anche con il disegno, con la consapevolezza che le immagini,
ritratte o fotografate, abbiano, in qualche caso, caratteristiche
simili. “Ho avuto anche l'hobby del disegno. Ogni
tanto ancora sento l'ispirazione di creare qualcosa da un foglio
totalmente bianco, ma il tempo lo vieta, dato che bisogna contare minimo
4 giorni per portare a fine un disegno. Ora a malapena riesco a trovare
il tempo di esercitarmi a memorizzare gli ideogrammi cinesi. Per
diversi anni è stato presente sulla mia scrivania un piccolo astuccio
con più di 10 matite diverse, 3 tipi di gomma da cancellare e un pezzo
di carta abrasiva (sì, perché di regola ci si pulisce la gomma da
cancellare sporca). Qualsiasi tipo di arte ha le proprie regole, che
rendono il mestiere più difficile di quel che si possa immaginare. E per
tutto c'è una teoria di base da seguire che non puoi intuire da solo.
Ecco perche' i regali più frequenti che ricevevo in passato erano libri
sul disegno. Il disegno e la fotografia hanno in comune “Il saper
guardare”, una capacità fondamentale - aggiunge Agnese.
Bisogna avere l'occhio allenato ad osservare. La nostra mente infatti,
ha delle regole soggettive false, o meglio, approssimative. Nel
disegnare un ritratto, una persona qualunque posizionerebbe la punta
dell'orecchio di un soggetto sotto l'altezza dell'occhio. Invece
guardatevi allo specchio: l'orecchio inizia sulla linea del
sopracciglio! Perciò è fondamentale saper guardare. Un'altra cosa che
avvicina i due campi è il miglioramento dato dall'esperienza. Il
quindicesimo disegno sarà migliore del quattordicesimo e la duecentesima
foto sarà migliore della precedente. Ma il discorso si rivolge comunque
all'intero settore dell'arte. Sono sempre stata affascinata
dall'emisfero destro del cervello umano, quello creativo, mistico, che
non conosce spazio nè tempo. Dopo aver conosciuto le regole generali di
una disciplina, subentra proprio esso, che da' sfogo al nostro ego
interiore e distingue gli artisti per gli stili che andranno ad
adoperare. Ma il disegno e la fotografia sono due mondi diversi in
fondo... in primis per il prezzo dell'attrezzatura necessaria!”. L'interesse
per la fotografia ha avuto alti e bassi per Agnese. La ricerca costante
che opera sulle varie tecniche spesso l'ha scoraggiata. “Non e' possibile conoscere tutto del mestiere” afferma con convinzione. “Hai
compreso il modo di fotografare macro (soggetti da vicino) e vuoi
provare con la paesaggistica? D'accordo: gira completamente pagina ed
inizia un capitolo nuovo della tua avventura. Subentra nuovo materiale
da acquistare ed analizzare del quale magari non conoscevi l'esistenza e
si ricomincia con la ricerca della teoria. E' come imparare a camminare
daccapo. E' un mondo vastissimo, che a volte mi blocca. Ma se visto da
un'altra prospettiva, potrebbe essere bello anche per questo: perché
necessita di un infinita sperimentazione. Che gusto ci sarebbe a
diventare professionisti in 3 mesi?”.
Fotografia, disegno ma anche lavoro grafico: è vasto il campo d'interesse per Agnese. “La
fotografia che più mi affascina è la ritrattistica indoor, perché
necessita del ritocco fotografico al computer, una mia nuova passione,
più forte della fotografia stessa a dire in vero. Ritengo un'arte anche
il lavoro grafico che vi è dietro un poster che rappresenta il volto di
una donna nella farmacia sotto casa. Sono mesi di perfezionamento e
lavoro non da sottovalutare (una giornata intera davanti ad uno schermo
per il ritocco di un viso). Tutte le immagini che vediamo nelle
pubblicità vengono ritoccate. Dalla modella al paesaggio del tramonto,
niente sfugge a programmi di correzione. Con questi, la fotografia
diventa soggettiva; come disse Arnold Newman: “La fotografia, come tutti
sappiamo, non e' del tutto vera. E' l'illusione della realtà con la
quale creiamo il nostro mondo privato” . Ogni foto infatti, esprime la
mia visione delle cose. La mia concezione del bello, cosi' come lo vede
il mio cervello. E' come dipingere su una tela, o comporre una musica
con uno strumento. C'è chi apprezzerà perché vi si rispecchierà, e ci
sarà sempre chi avrebbe scelto un'altra angolatura, un colore diverso...”
Agnese
ammette che per fortuna, al giorno d'oggi, è di grande aiuto la rete.
Solo navigando si può entrare in contatto con amatori o
semiprofessionisti e per fortuna di materiale per autodidatti ce n'è
parecchio. “Mi arrangio così per adesso, pensando sempre al giorno in cui mi iscriverò ad un corso, perche' la teoria - come accennavo prima - non
si può tralasciare. La rete permette anche di misurarti con altri, in
concorsi a tema, che compaiono su diversi forum di appassionati, ai
quali partecipano però anche i professionisti. A volte si vincono premi
sponsorizzati da grandi case come Nikon, Canon, Fujifilm ecc., altre
volte si vince il rispetto e ci si afferma come 'bravi amatori'”. E'
così che si definisce Agnese, un “bravo amatore”, ma in realtà la sua
passione supera quello stadio se non altro per l'attenzione con la quale
si avvicina al mondo della fotografia, la cura dei dettagli, la
perfezione di ogni elemento, la capacità di saper osservare e la voglia
continua di imparare sempre più. E se non tocca la macchinetta
fotografica per un mese, si concede una totale full immersion in quel
mondo per il mese successivo: “Il Photoshow alla Fiera di Roma e' una
tappa regolare ad esempio - conclude Agnese. Poi, se vengono organizzate nella capitale mostre di autori di cui apprezzo lo stile, chiaramente non le lascio sfuggire”.