domenica 25 novembre 2012

ARTICOLO DE "IL TALENTO"

L'amica degli animali
Articolo a cura di Francesca Faiella

Monica Lugini vive all’Axa con cinque cani e due gatti. Da una decina di anni, inoltre, ha bandito dalla propria alimentazione carne e pesce. Una scelta originata dalla passione per tali esseri e dalle brutte sensazioni provate nel vederli privi di vita e serviti un piatto. Questo impegno per la difesa dei diritti dei quadrupedi l’ha portata a creare la Liberiamoli Onlus e a collaborare con azioni ed iniziative. Tra di esse il progetto Diderot grazie al quale ad ottobre la Biblioteca Elsa Morante avrà una sezione di libri dedicata a tematiche animaliste.
Animalista, attivista per i diritti degli animali, volontaria e promotrice di iniziative ed eventi legati alla lotta contro la vivisezione e per la divulgazione di una alimentazione che esclude l'uso di prodotti di origine animale: questo è il profilo di Monica Lugini, 42 anni, residente all’ AXA dal 2000 dove convive con cinque cani e due gatti. 
Come tutti i bambini da sempre ho avuto la passione innata per gli animali ma non ho avuto la fortuna di poterci crescere insieme, così appena mi sono resa indipendente sono andata al canile e ho preso il mio primo cane. Nel frattempo la casa si popolava di altri quadrupedi: l’amore ed il rispetto che avevo per i cani e per i gatti mi portava a dichiararmi animalista, come se gli animali fossero solo queste due specie. Un giorno in macelleria ho visto appeso ad un gancio un coniglio scuoiato, il suo corpicino era così simile a quello della mia gatta... ho provato orrore e compassione per quella creatura. Solo in quel momento ho realizzato che io mi dichiaravo amante degli animali ma allo stesso tempo li mangiavo. Così, una sera d’estate di circa dieci anni fa, ho eliminato definitivamente tutti gli animali dai miei piatti”.
Con queste parole forti ma efficaci Monica inizia il suo racconto per manifestare con decisione il suo amore per gli animali ed allo stesso tempo denunciarne ogni forma di violenza.
Allo stesso modo, dopo aver fatto un’immersione con le bombole ed aver osservato tantissimi pesci liberi nel loro habitat, in particolare delle cernie meravigliose, ho percepito che stavo in un ambiente dove io ero ospite e potevo conviverci a patto che rispettassi quel mondo sommerso con i suoi abitanti. La stessa sera ho trovato sul tavolo del buffet un grande pesce, sembrava proprio una di quelle cernie che avevo visto la mattina stessa ed il suo corpo veniva dilaniato dalle forchette che ne pretendevano le carni. Ho provato tanto dolore e tristezza nel vedere un essere così meraviglioso e pacifico, che voleva solo vivere proprio come me, ridotto a cibo. Da quel preciso momento ho smesso di cibarmi di animali e dei loro derivati per sempre ed è cominciata così il mio operato di attivista per i diritti animali”.
Così Monica ha iniziato a documentarsi e ha scoperto un nuovo mondo per poter convivere, liberamente e con rispetto, con gli animali. Per questo ideale ha cominciato a combattere con tutte le sue energie, partecipando a tutte le manifestazioni possibili contro la vivisezione, l'ultima delle quali quella per la chiusura di Green Hill.
Ho fatto presidi davanti ai circhi e ai delfinari che sfruttano gli animali, ho fatto tavoli e mostre per informare la gente su come alimentarsi senza fare del male a nessuno, cercando di spiegare cosa significa carne, latte e uova e da dove vengono queste “cose”, cosa significa vivisezione e cosa comprare per non esserne complici, come riconoscere cioè un prodotto cruelty free da uno no”. 
Con il tempo, un’altra realtà entra nella vita di Monica: la cura ed il sostegno dei “trovatelli” e di altri cani abbandonati presso vari rifugi e canili. Una realtà dura che, oltre allo sdegno per la situazione di abbandono degli animali, tra cui cuccioli e cagne in calore, comporta aiuti solidi e concreti come la sterilizzazione delle femmine. “Ma per sterilizzare così tanti cani servono soldi” afferma Monica. Così si è rivolta alle istituzioni ma con esito negativo. Gli unici aiuti sono arrivati dalla solidarietà della gente comune. Monica sente sempre più l'esigenza di fare attivismo sul suo territorio: “Nel 2012 ho creato l’associazione “Liberiamiamoli onlus” con l’obiettivo di aiutare ed informare sui diritti degli animali, con una forma sociale dove chi vuole aiutarmi può riconoscersi, con la sola differenza di operare nel XIII Municipio. Nello stesso anno ho fatto parte dell'organizzazione della seconda edizione di “A zampe nude nel parco” evento dedicato ai cani adottati e a quelli che ancora cercano casa, con un ricco angolo dedicato alla degustazione di piatti cruelty free per dimostrare come è possibile amare il proprio cane e rispettare tutti gli altri animali. Inoltre ho creato una pagina Facebook “Antispecisti per i diritti animali XIII Municipio” con lo scopo di riunire gli attivisti, simpatizzanti o semplicemente persone del nostro territorio che vogliono conoscere realtà di cui poco si parla. La prima iniziativa alla quale come gruppo abbiamo aderito è stato il “Progetto Diderot, portiamo i diritti animali in biblioteca; questo progetto si prefigge di donare libri a tematiche animaliste alle biblioteche comunali per creare appunto una sezione dedicata ai diritti degli animali. Il 5 ottobre inaugureremo la sezione diritti animali, con circa cento libri, alla biblioteca Elsa Morante di Ostia, progetto che in autunno confidiamo di presentare anche nelle scuole. Sono inoltre presente tutte le seconde domeniche del mese, con uno stand dell’associazione, presso il mercatino delle terrazze di Casal Palocco, dove vendiamo piccoli oggetti per raccogliere fondi da destinare ai randagi del mare e non solo e dove è possibile trovare tanto materiale informativo sulle tematiche animaliste”.




Tutte queste iniziative hanno un solo scopo: dare voce a chi voce non ne ha, far sentire le urla silenziose degli animali, urla che vengono nascoste dal frastuono del consumismo e dalla disinformazione. L'operato di Monica ed il suo attivismo servono a determinare una presa di coscienza, “una consapevolezza che non siamo i padroni della terra e che un mondo migliore per noi e per tutti gli altri esseri viventi, senza distinzione di specie, è assolutamente possibile”.


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