Maestro Sommelier
Articolo a cura di Francesca Faiella
Vent’anni
di lavoro come cameriere hanno sviluppato in Massimo Lollobrigida una
grande cultura vinicola fino a fargli frequentare l’Accademia Italiana
Sommelier. Il piacere di abbinare il vino ed il cibo. E le esperienze
con i vip. Tra i quali l’attore Burt Lancaster che lo chiamava “my
friend” .
Ama
profondamente la neve e la montagna e, appena può, non disdegna di
visitare le località sciistiche più suggestive, essendo anche un ottimo
sciatore. Ma i suoi interessi abbracciano innanzitutto il campo
dell'enologia, passione dettata oltre che dal suo lavoro di cameriere
anche e soprattutto da un piacere personale.
Massimo Lollobrigida,
50 anni di Ostia, ha lavorato presso numerosi ristoranti del litorale
(Vecchia Pineta, Nuova Capricciosa, Sporting Beach) e la professione che
svolge da più di vent'anni lo ha portato a sviluppare una grande
cultura vinicola, tanto da specializzarsi nel settore partecipando al
corso dell'Accademia Italiana Maestri Sommelier: “Ho
sentito la necessita di formarmi nel campo vinicolo per avere una
maggiore cultura professionale e conoscere le caratteristiche
organolettiche, i profumi e gli abbinamenti con i cibi per poter così
consigliare al meglio i clienti - afferma Massimo. Ritengo
che i vini del nord est, principalmente bianchi, rappresentino il
meglio nel campo vinicolo italiano e quello che amo consigliare,
rispettando i canoni dell'ordinazione, è il “Veltliner bianco
altoatesino autoctono” che purtroppo
sta scomparendo sovrastato dal più richiesto “Gewurztraminer”, scelta
un po' di parte dettata anche dal mio amore per l'Alto Adige”.
Massimo
ha servito moltissimi personaggi del jet set internazionale e di alcuni
serba un ricordo particolare: Roberto Benigni, Federico Fellini, Sergio
Leone, Luca Cordero di Montezemolo, Peter Falk, Paolo Villaggio, Luca
Ward, Daniele De Rossi, Francesco Totti e moltissimi altri.
“Tra
i tanti clienti vip che ho servito, ricordo con immenso piacere
l'attore Burt Lancaster, un grande umile personaggio che si lasciava
consigliare senza nessuna paura: mi chiamava “my friend”..... un gran
signore”.
Massimo
si diletta anche in cucina e, per una sorta di deformazione
professionale, ricerca il vino più adatto ad ogni pietanza e lo serve
anche con classe, così come farebbe al ristorante.“Mi piacerebbe partecipare a qualche manifestazione od evento legato al vino - confida Massimo - per informarmi sulle novità del settore ed accrescere ancor di più il mio interesse per l' affascinante mondo dell'enologia”.
Massimo
ha tutte le carte in regola per diventare un esperto del campo
soprattutto per quella innata curiosità tipica del cultore.... ed è un
piacere assaporare la sua cucina corredata naturalmente dal giusto vino.




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