I love
London
Articolo a cura di Francesca Faiella
Quasi 18 anni vissuti nella capitale del Regno
Unito, dove era andata da ragazza per imparare l’inglese. Francesca
Madia, attualmente impiegata presso l’aeroporto di Fiumicino, ricorda la
sua esperienza in terra britannica, dove sono alti il senso civico,
quello di appartenenza ed il rispetto delle regole. Anche se alla
fine….si sente la mancanza del sole! .
Partì negli anni 90 alla volta di Londra, così come fecero molti altri
italiani, in quegli anni, per perfezionare l'inglese e per avvicinarsi
ad una città con prospettive lavorative migliori. Poi, come molti altri
italiani, ha finito per subirne il fascino divenendo subito parte
integrante del meccanismo londinese. Stiamo parlando di Francesca
Madia, 39 anni di Ostia, attualmente impiegata presso lo scalo
internazionale dell’aeroporto di Fiumicino.
“Vado solo per tre mesi a perfezionare
l’inglese! - furono le sue prime parole prima di partire.
Poi arrivi, scopri che il tuo livello di inglese
e’ bassissimo avendo pur frequentato una scuola basata sullo studio
delle lingue straniere e poi ti accorgi subito del fascino di una città
meravigliosa, dove si respira l’opportunità di poter fare bene ed allo
stesso momento, divertirsi”. L' esperienza londinese di
Francesca inizia nel 1992, subito dopo la maturità. “Ho
iniziato con i lavori più umili, ma ho sempre avuto la possibilità di
crescere all’interno della società per cui stavo lavorando; non mi sono
mai sentita discriminata perchè straniera e soprattutto italiana”.
La seduzione di una città esuberante e briosa come Londra, non può che
manifestare una profonda attrattiva per coloro che vi giungono la prima
volta e Francesca ne assapora subito le novità e la continua evoluzione
del sistema organizzativo. “Mi stupiva vedere
come da un giorno all’altro nascessero nuovi negozi dal nulla, come la
città non dormisse mai, come uno spicchio di sole accendesse gli inglesi
che invadevano letteralmente ogni angolo degli innumerevoli parchi. Mi
stupiva ancora di più vedere come tutti seguissero le regole più
elementari di educazione civica, dalla guida, alla fila alle fermate
degli autobus, al non mangiare sui mezzi pubblici, proprio come
suggeriva una pubblicità sulle stessa TUBE: Pig in the Middle. E presto
ci si accorge che tutto funziona in maniera veloce e semplice, da un
contratto telefonico all’apertura di un conto in banca”.
L'amore
per Londra è cresciuto sempre di più per Francesca tanto da volerlo
unire alla sua passione per il turismo: così inviò una domanda alla
British Airways. “Ho avuto la fortuna di
lavorare per la società che per eccellenza rappresenta il Regno Unito
nel mondo. Ciò che più adoro dei londinesi è il loro orgoglio di essere
londinesi, il loro più piccolo gesto è mirato a fare di Londra una
grande città. Ed io, pur essendo straniera, mi sono sempre sentita parte
di quel motore umano”. Dopo 18 anni di Londra, Francesca è
voluta tornare a Roma. Grazie alle sue esperienze lavorative è riuscita
ad essere assunta da una delle compagnie aeree più all’avanguardia del
momento. “A volte mi sento una straniera in
terra madre - continua Francesca - e
vorrei che l’orgoglio di essere italiani non venisse fuori solo quando
gli azzurri vincono il mondiale. Vorrei che la gente smettesse di dire
che all’estero funziona tutto meglio lamentandosi poi per gli autovelox.
Vorrei che venissimo investiti tutti da un senso di educazione civica e
quella fierezza che rende grande un paese…Londra così non potrebbe mai
competere con nessuna delle nostre città”.
Londra si prepara a vivere lo straordinario evento delle Olimpiadi,
riempiendosi di colori e manifestando quella vivacità e quel dinamismo
che le appartiene da sempre. Francesca conosce bene quella esuberanza ma
una una sola cosa non è mai riuscita a sopportare: “A Londra manca un
grande elemento: il sole!”
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