mercoledì 26 settembre 2012

ARTICOLO DE "IL TALENTO"

Insegnare...di corsa!
Articolo a cura di Francesca Faiella

Barbara Pozzi è una professoressa di latino e greco ma ama lo sport e, in particolare la corsa. La pratica con passione ed applicazione, affiancandola a triathlon, yoga, ma anche musica e libri. Da quasi un anno ha ripreso a gareggiare e con questo “spirito olimpico” seguirà i giochi di Londra. Con occhio particolare, naturalmente, all’atletica. 

Insegnante di latino e greco al prestigioso Collegio San Giuseppe De Merode, ubicato a Piazza di Spagna, Barbara Pozzi, splendida quarantunenne di Acilia ma residente a Roma, riesce a conciliare perfettamente l'insegnamento con una intensa attività sportiva che l'ha portata a partecipare a numerose competizioni podistiche. “Ho cominciato ad insegnare per restituire ad altri quello che la scuola pubblica e l'università avevano regalato a me: emancipazione, cultura, la possibilità di arrivare ad un lavoro che amo e, anche se sono una precaria per lo Stato, ho un posto fisso e la possibilità di lavorare con continuità. Dopo l'impatto traumatico con i rampolli (e le loro famiglie) li ho amati e ho capito che potevo fare molto anche per loro”.
Barbara corre da quando era piccola sostenendo estenuanti allenamenti e partecipando ad importanti manifestazioni a livello agonistico. Proprio le esasperate sfide della sua adolescenza l'hanno portata a non volersi confrontare più in competizioni. Grazie però ad un gruppo di amici che le hanno dimostrato che si può correre anche soltanto per divertirsi, Barbara ha deciso, da circa un anno, di riprendere a gareggiare. “Corsa, libri e musica sono stati da sempre la mia isola felice. Li ho alternati nei vari momenti della mia vita. A volte prevaleva una, a volte l'altra. Con la mia separazione, avvenuta tre anni fa, la corsa ha però prevalso e continua a prevalere. E' la parte più autentica di me, è quello spazio che mi assicura felicità, benessere, libertà. Mi permette di essere pienamente me stessa, senza sovrastrutture, senza dover dimostrare nulla a nessuno. Corro per me. Per risanare ferite, per sfogare dolori, per esprimere gioie”.
La corsa come toccasana quindi, come momento di rinascita ed abbandono ad un impulso innato che le appartiene da sempre. Ma Barbara, nonostante l'impegno scolastico, non si è limitata nel corso degli anni, solo all'attività podistica. Si è dedicata anche al triathlon (corsa, bici e nuoto) e si aiuta con lo yoga per allungare e distendere la muscolatura e lo scheletro per prevenire gli infortuni. “Il mio allenamento tipo settimanale prevede il lunedì nuoto, per recuperare dopo le gare della domenica; martedì corsa in pista allo stadio delle Terme di Caracalla; giovedì corsa a Villa Pamphili, il posto che amo di più dopo casa mia; venerdì nuoto; sabato bici; domenica gara!
Barbara sostiene per lo più gare sulla distanza di 10 km; qualche distanza minore (5 o 8 km sempre su strada) e le mezze maratone. Ancora non è approdata alla regina delle distanze, ma si sta preparando per la maratona di Roma prevista per il mese di ottobre. “Quest'anno ho partecipato alla mia prima mezza maratona, quella di Fiumicino. Dovevo fare il tempo per qualificarmi per New York... mi serviva un’ora e quarantaquattro minuti e tutti mi davano almeno un minuto al di sopra. Alla fine grazie ai miei amici ho chiuso in un’ora e quarantacinque, ma è come se l'avessi vinta...sono stata felice così. Come se non bastasse, sono poi andata a fare la madrina alla cresima di un'amica di mia figlia..avevo i piedi a zatteroni!!”




La corsa per Barbara è anche un momento di aggregazione e di coinvolgimento: “noi solitamente quando gareggiamo partiamo tutti insieme e ci ritroviamo all'arrivo, ognuno a festeggiare il proprio tempo”. La corsa e l'attività sportiva in genere, come detto, sono un momento di sfogo per Barbara. Durante il ricovero del papà in ospedale e la conseguente preoccupazione, Barbara ha trovato il tempo di infilare le scarpette ed alle nove di sera, con il buio, è andata a correre con il suo cane per smaltire un po' di quel dolore lancinante. Tornata il giorno dopo in ospedale ha confidato al padre di essere andata a correre.. “lui ha sorriso...mi conosce bene!”. Barbara, da grande sportiva, seguirà con molto interesse le Olimpiadi di Londra prediligendo le gare di atletica. Assaporerà l'emozione della pista, quella pista che numerose volte ha calcato immaginando un giorno di poter partecipare a grandi competizioni..... “Ci saranno - afferma con fierezza - sono ancora così giovane….” 



Nessun commento:

Posta un commento