Insegnare...di corsa!
Articolo a cura di Francesca Faiella
Barbara Pozzi è una professoressa di latino e
greco ma ama lo sport e, in particolare la corsa. La pratica con
passione ed applicazione, affiancandola a triathlon, yoga, ma anche
musica e libri. Da quasi un anno ha ripreso a gareggiare e con questo
“spirito olimpico” seguirà i giochi di Londra. Con occhio particolare,
naturalmente, all’atletica.
Insegnante di latino e greco al prestigioso Collegio San Giuseppe De
Merode, ubicato a Piazza di Spagna, Barbara Pozzi, splendida
quarantunenne di Acilia ma residente a Roma, riesce a conciliare
perfettamente l'insegnamento con una intensa attività sportiva che l'ha
portata a partecipare a numerose competizioni podistiche. “Ho
cominciato ad insegnare per restituire ad altri quello che la scuola
pubblica e l'università avevano regalato a me: emancipazione, cultura,
la possibilità di arrivare ad un lavoro che amo e, anche se sono una
precaria per lo Stato, ho un posto fisso e la possibilità di lavorare
con continuità. Dopo l'impatto traumatico con i rampolli (e le loro
famiglie) li ho amati e ho capito che potevo fare molto anche per loro”.
Barbara corre da quando era piccola sostenendo estenuanti allenamenti e
partecipando ad importanti manifestazioni a livello agonistico. Proprio
le esasperate sfide della sua adolescenza l'hanno portata a non volersi
confrontare più in competizioni. Grazie però ad un gruppo di amici che
le hanno dimostrato che si può correre anche soltanto per divertirsi,
Barbara ha deciso, da circa un anno, di riprendere a gareggiare. “Corsa,
libri e musica sono stati da sempre la mia isola felice. Li ho alternati
nei vari momenti della mia vita. A volte prevaleva una, a volte l'altra.
Con la mia separazione, avvenuta tre anni fa, la corsa ha però prevalso
e continua a prevalere. E' la parte più autentica di me, è quello spazio
che mi assicura felicità, benessere, libertà. Mi permette di essere
pienamente me stessa, senza sovrastrutture, senza dover dimostrare nulla
a nessuno. Corro per me. Per risanare ferite, per sfogare dolori, per
esprimere gioie”.
La corsa come toccasana quindi, come momento di rinascita ed abbandono
ad un impulso innato che le appartiene da sempre. Ma Barbara, nonostante
l'impegno scolastico, non si è limitata nel corso degli anni, solo
all'attività podistica. Si è dedicata anche al triathlon (corsa, bici e
nuoto) e si aiuta con lo yoga per allungare e distendere la muscolatura
e lo scheletro per prevenire gli infortuni. “Il
mio allenamento tipo settimanale prevede il lunedì nuoto, per recuperare
dopo le gare della domenica; martedì corsa in pista allo stadio delle
Terme di Caracalla; giovedì corsa a Villa Pamphili, il posto che amo di
più dopo casa mia; venerdì nuoto; sabato bici; domenica gara!”
Barbara sostiene per lo più gare sulla distanza di 10 km; qualche
distanza minore (5 o 8 km sempre su strada) e le mezze maratone. Ancora
non è approdata alla regina delle distanze, ma si sta preparando per la
maratona di Roma prevista per il mese di ottobre. “Quest'anno
ho partecipato alla mia prima mezza maratona, quella di Fiumicino.
Dovevo fare il tempo per qualificarmi per New York... mi serviva un’ora
e quarantaquattro minuti e tutti mi davano almeno un minuto al di sopra.
Alla fine grazie ai miei amici ho chiuso in un’ora e quarantacinque, ma
è come se l'avessi vinta...sono stata felice così. Come se non bastasse,
sono poi andata a fare la madrina alla cresima di un'amica di mia
figlia..avevo i piedi a zatteroni!!”
La corsa per Barbara è anche un momento di aggregazione e di
coinvolgimento: “noi solitamente quando
gareggiamo partiamo tutti insieme e ci ritroviamo all'arrivo, ognuno a
festeggiare il proprio tempo”. La corsa e l'attività sportiva in genere, come detto, sono un momento di
sfogo per Barbara. Durante il ricovero del papà in ospedale e la
conseguente preoccupazione, Barbara ha trovato il tempo di infilare le
scarpette ed alle nove di sera, con il buio, è andata a correre con il
suo cane per smaltire un po' di quel dolore lancinante. Tornata il
giorno dopo in ospedale ha confidato al padre di essere andata a
correre.. “lui ha sorriso...mi conosce bene!”. Barbara, da grande
sportiva, seguirà con molto interesse le Olimpiadi di Londra
prediligendo le gare di atletica. Assaporerà l'emozione della pista,
quella pista che numerose volte ha calcato immaginando un giorno di
poter partecipare a grandi competizioni..... “Ci
saranno - afferma con fierezza -
sono ancora così giovane….”





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